Gli infusi e gli estratti ottenuti dalla pianta contengono glucosidi amari quali genziopicrina, genziamarina, genziina, gentisina, isogentisina e zenzianina che le conferiscono un’azione digestiva e drenante delle vie epatobiliari. La sua assunzione è controindicata in presenza di ulcera gastroduodenale, ipertensione, gastrite ed esofagite poiché aumenta l’acidità gastrica. Per i suoi principi attivi amaricanti, trova spesso impiego nella produzione di liquori e amari dopopasto.

Botanica:

Pianta erbacea perenne glabra appartenente alla famiglia delle Gentianaceae con larghe foglie ovali nervate, grande rizoma sotterraneo ramificato e fusto cavo, semplice ed eretto. Possiede fiori ascellari verticillati la cui corolla è composta da 5-6 lacinie gialle che schiudono fra luglio e agosto. Pianta tipica della flora montana italiana, cresce in alpeggi e prati poco umidi in terreni calcarei. In quanto pianta protetta, la sua raccolta allo stato spontaneo è vietata.

Modo d’uso:

Versare 1-2 cucchiaini di radice per singola tazza in acqua di primo bollore. Coprire con un coperchio e lasciare risposare per circa 10 minuti, quindi filtrare e servire. Si può bere caldo, tiepido o freddo, al naturale o con limone e zucchero.

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