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sali minerali

Sali minerali contro la spossatezza

I sali minerali sono fondamentali per lo svolgimento delle funzioni del nostro organismo. Governano il bilancio elettrolitico e contribuiscono alla corretta funzionalità degli apparati osteoarticolare, muscolare, celebrale, tegumentario e del sangue. Per non incorrere in problemi di salute, devono essere presenti nelle giuste quantità nel corpo umano. Scopriamo insieme quali sono e per quale motivo sono così importanti.

Cosa sono e a cosa servono i sali minerali

I sali minerali sono sostanze inorganiche perché non contengono carbonio, e si distinguono in due categorie:

  • Macroelementi: ossia quei sali il cui fabbisogno giornaliero supera i 100 mg e le cui concentrazioni nell’organismo possono arrivare anche al grammo. Appartengono a questa categoria calcio, potassio, fosforo, sodio, magnesio, zolfo e ferro.
  • Microelementi e oligoelementi: sono sali presenti in minori quantità nell’organismo, in particolar modo i microelementi in una concentrazione compresa fra 1 e 100 mg mentre gli oligoelementi in una quantità inferiore a 0,2 mg. I principali sono rame, zinco, iodio, selenio e fluoro.

Ognuno di essi svolge delle funzioni importanti per il mantenimento dell’omeostasi dell’organismo e la loro assunzione attraverso la dieta o i liquidi deve essere costante. Ora vediamo nel dettaglio le principali attività svolte da questi minerali:

  • Calcio: è un minerale che concorre alla costruzione delle ossa e dei denti, è essenziale per il mantenimento della normale densità ossea, come cofattore della coagulazione del sangue e per la contrazione muscolare.

Lo troviamo nel latte e suoi derivati come formaggi freschi e stagionati, yogurt e latti fermentati. Fonti importanti di calcio sono anche verdure come rucola, radicchio, bieta, spinaci, cavolo, cime di rapa, broccoli e legumi come fave, ceci e fagioli

  • Potassio: regola, insieme al sodio, l’equilibrio elettrolitico cellulare e gli scambi di fluidi dall’interno all’esterno della cellula. Partecipa alla contrazione muscolare, inclusa quella del cuore, e concorre al mantenimento della pressione sanguigna nella norma.

Buone fonti alimentari di potassio sono le verdure come patate, sedano rapa, cavolfiori, carciofi, broccoli e zucca; la frutta come banane, albicocche, prugne, uva e arance e il cioccolato fondente.

  • Fosforo: è il secondo minerale più abbondante dell’organismo e viene principalmente depositato nelle ossa. Concorre alla formazione dei fosfolipidi, sostanze anfotere importantissime per la costruzione delle membrane cellulari, ed è coinvolto nei processi di trasformazione del cibo in energia. Inoltre è un costituente degli acidi nucleici DNA e RNA.

È contenuto nel pesce, nei latticini, nei cerali integrali come farro e quinoa, nelle uova e in alcuni legumi come le lenticchie

  • Sodio: rappresenta, insieme al potassio, l’elettrolita fondamentale per la regolazione del passaggio di fluidi dall’interno all’esterno della cellula. È un sale essenziale per la corretta trasmissione dell’impulso nervoso e per il controllo del pH del sangue.

È presente nel sale da cucina, nei formaggi stagionati, nei salumi e insaccati.

  • Magnesio: interviene come cofattore di una moltitudine di enzimi coinvolti nella trasformazione del cibo in energia, nella respirazione cellulare, nella sintesi delle proteine ed è un sale importantissimo per la contrazione muscolare e per il buon funzionamento del sistema nervoso. Non a caso si trova spesso in vendita assieme al potassio.

Contengono magnesio la frutta secca in guscio come mandorle, noci, nocciole, pistacchi ed anacardi; le verdure a foglia verde come spinaci, bieta, carciofi e asparagi; i cereali integrali; i legumi e il cacao amaro.

  • Zolfo: è contenuto nei cosiddetti amminoacidi solforati come metionina e cisteina, elementi costituitivi della cheratina e del collagene. Partecipa alla formazione di capelli, unghie, cartilagine e pelle ed è un cofattore importante nella respirazione cellulare.

Riscontriamo la presenza di zolfo in buone quantità nella carne, nel pesce, nel tuorlo d’uovo e in verdure specifiche come cipolla, aglio, verza, e cavolini di Bruxelles.

  • Ferro: costituente dell’emoglobina, rappresenta il macroelemento fondamentale per il trasporto dell’ossigeno nel sangue. Trasporta e immagazzina parimenti anche l’ossigeno nei muscoli, sottoforma di mioglobina, per permettere a questi ultimi di contrarsi anche in condizioni anaerobiche. Interviene nella sintesi degli ormoni.

È contenuto nella carne, nel fegato, nel tuorlo d’uovo, nei legumi come i fagioli freschi e nei molluschi e crostacei.

  • Rame. microelemento necessario al buon funzionamento degli enzimi coinvolti nel metabolismo energetico cellulare, partecipa alla catena respiratoria e alla formazione di ossa e tessuto connettivo. Interviene nella sintesi di emoglobina e nei processi di cheratinizzazione e pigmentazione di capelli e cute.

È particolarmente presente nelle frattaglie; nella carne di manzo; nei molluschi e crostacei; nel pesce come salmone, sgombro e sardine e nella frutta secca in guscio come noci, anacardi, mandorle e pistacchi.

  • Zinco: è un microelemento fondamentale per il buon funzionamento di diversi enzimi coinvolti nel metabolismo di carboidrati, proteine e lipidi. Rientra come cofattore essenziale nella sintesi degli ormoni sessuali, tiroidei, dell’insulina e dell’ormone della crescita. Importante per la divisione cellulare, lo zinco è implicato nei processi di sviluppo del feto e di accrescimento durante infanzia e adolescenza. Partecipa ai processi di riparazione dei tessuti e alla risposta immunitaria.

Buone fonti di zinco sono i molluschi come polpo, seppia e calamari; il pesce come le alici, i legumi come piselli, fagioli, lenticchie e fave; l’avena e i semi di canapa

  • Iodio: costituente fondamentale degli ormoni tiroidei, controlla il metabolismo basale e l’andamento dei processi metabolici di carboidrati grassi e proteine. Regola la temperatura corporea e lo sviluppo del sistema nervoso centrale e scheletrico durante gestazione ed infanzia.

Lo iodio è naturalmente presente nel sale marino, nelle alghe, nel pesce, nei crostacei e nelle uova.

  • Selenio. rientra all’interno della struttura chimica di molte proteine partecipanti a numerose attività come la sintesi del DNA e il metabolismo degli ormoni tiroidei. È un cofattore per la crescita di unghie e capelli forti e sani. Rappresenta un oligoelemento importante per il buon funzionamento delle molecole antiossidanti nelle cellule.

Ottime fonti di selenio sono le noci del Brasile; il pesce come tonno, orata sgombro; i gamberi; la carne e i salumi; i latticini, il riso integrale; le uova e i funghi.

  • Fluoro: favorisce il deposito di calcio nelle ossa e promuove lo sviluppo dei denti. Contrasta l’eccessiva acidità del cavo orale aiutando a preservare lo smalto dei denti.

Riscontriamo la presenza di fluoro nel pesce, nei frutti di mare, nel latte e derivati e nella carne.

Quali sono le conseguenze di una carenza di sali minerali

Una carenza di sali minerali si può verificare in particolari situazioni di stress fisico, per esempio dopo un’intensa e prolungata attività fisica, oppure a seguito di sudorazione abbondante come durante la stagione calda. Infatti il sudore è prevalentemente costituito da acqua, sebo e sali minerali come sodio, magnesio, potassio e cloro. In questo caso la diminuzione di livello di magnesio e potassio  può portare a seri disturbi quali crampi, debolezza muscolare, stanchezza, pressione bassa, palpitazioni, tremore, nervosismo e malumore fino alla depressione.

Per poter reintegrare questi sali in fretta e scongiurare le problematiche connesse ad una loro carenza può essere utile affidarsi a prodotti in polvere da sciogliere in acqua, preferendo quelli contenenti sali ad alta biodisponibilità.

Una carenza di macroelementi come il calcio può manifestarsi con crampi muscolari, sonnolenza, unghie e ossa fragili e scarso appetito. Nelle donne in menopausa l’integrazione di calcio nella dieta diventa un fattore molto importante per la prevenzione dell’osteoporosi, mentre nei più piccoli per sostenere la crescita di ossa e denti forti.

Lo stesso accade per il fosforo la cui mancanza nell’alimentazione può condurre a problemi alle ossa come rachitismo nei bambini e ostomalacia negli adulti, una patologia metabolica correlata ad una cattiva mineralizzazione che comporta dolori e un abbassamento della densità ossea, con conseguente maggiore probabilità di incorrere in fratture.

Livelli insufficienti di ferro invece possono procurare anemia con sintomi che vanno dalla stanchezza e debolezza croniche al pallore generale e mal di testa. Possono soffrirne con maggiore probabilità individui che seguono regimi dietetici vegani o vegetariani oppure donne con cicli particolarmente abbondanti. La scelta dell’integratore di ferro in questi casi è fondamentale, poiché in commercio esistono numerosi prodotti a base di ferro in forma inorganica particolarmente difficile da assorbire. Per non incorrere nelle consuete feci nere, il sintomo principale di espulsione di questo minerale, occorre orientarsi su preparazioni con ferro organico altamente assimilabile addizionato con vitamina C che ne favorisce ulteriormente l’assorbimento.

La mancanza di oligoelementi come rame, selenio e zinco infine si manifesta con la perdita di capelli e con il rammollimento delle unghie, che diventano fragili e che si spezzano facilmente. Per correre ai ripari, oltre ad aumentare nella dieta l’assunzione di alimenti che li contengono naturalmente, può essere utile integrare con supplementi alimentari oppure con superfoods come l’alga spirulina. Quest’alga infatti è ricchissima di amminoacidi essenziali, oligo e microelementi che la rendono un ottimo ricostituente indicato per l’integrazione della dieta non solo degli sportivi o di chi non mangia carne ma anche di coloro che soffrono di stanchezza e che manifestano i disturbi sopracitati.

Conclusioni

Il cibo è la fonte primaria di assunzione dei sali minerali necessari allo svolgimento di tutte le funzioni dell’organismo.

Per evitare situazioni di deficit, la migliore delle abitudini è sempre quella di seguire un’alimentazione varia ed equilibrata che preveda il consumo di almeno 5 porzioni di frutta e verdura al giorno, cereali integrali, grassi di origine vegetale e con un introito morigerato di prodotti di derivazione animale come carne, pesce, uova e latticini.

Laddove si manifesti carenza a seguito di sforzi fisici intensi, eccessiva sudorazione, malassorbimento, dieta scorretta e particolari condizioni cliniche possono venire in aiuto molti integratori. adatti a tutte le esigenze.

In capsule o in polvere, sono caratterizzati da elevata praticità e da formule bilanciate capaci di restituirci forza e vitalità.

Dietro a molti disturbi che ci possono affliggere nella quotidianità si può celare una carenza di vitamine e sali minerali essenziali!

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