Sono da considerarsi un superfood a tutti gli effetti, in quanto il loro consumo nella dieta contribuisce a ridurre il colesterolo e la pressione arteriosa per effetto della presenza di grassi insaturi nobili e di fibre alimentari. Le mucillaggini che contengono invece, una volta a contatto con l’acqua, formano un gel dall’elevato effetto emolliente e lubrificante sul sistema gastrointestinale. L’ingestione dei semi infatti contribuisce a regolarizzare le evacuazioni e a rendere più morbida la consistenza delle feci. I semi di Lino, insieme alla Manna e allo Psillio, rappresentano un valido rimedio erboristico dall’azione dolce per combattere la stitichezza in bambini e adolescenti. Il gel estratto dai semi inoltre rallenterebbe il transito intestinale e limiterebbe l’assorbimento dei nutrienti, rendendo i semi di Lino un adiuvante nelle diete ipocaloriche per il dimagrimento. A differenza dei semi di Lino bruni, i semi di Lino dorati hanno un contenuto maggiore di olio vegetale.

Botanica:

Pianta erbacea annuale appartenente alla famiglia delle Linaceae alta tra i 30 e i 60 cm con fusto eretto, molto fragile e ramificato nella parte finale. Nella corteccia del fusto sono presenti fasci di fibre avvolti in sostanze gommose, dette pectine, che li fanno aderire alle cellule della corteccia. Le foglie sono alterne, sessili o brevemente picciolate, lanceolate, intere, strette e glabre. I fiori sono solitari o riuniti in corimbi, grandi, a 5 petali e di colore azzurro ceruleo. I frutti sono capsule ciascuna contenente due semi oleaginosi di piccole dimensioni, leggeri, lisci, piatti, lucidi, di colore dal bruno scuro al giallo paglierino a seconda delle varietà.

Modo d’uso:

Si possono consumare crudi interi o macinati al momento, insieme ai cereali a colazione, nelle insalate o nelle zuppe. Si possono cuocere o aggiungere a ricette da forno.

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