In aromaterapia viene impiegato per trattare i sintomi di ansia e agitazione da stress. Le foglie presentano nella composizione anche acido rosmarinico, un potente antiossidante ad azione antimicrobica e antinfiammatoria, e fitoestrogeni che le rendono interessanti per il trattamento dei disturbi della menopausa come vampate e sudorazione incontrollata. Data la presenza del chetone alfa e beta tujone, di una discreta tossicità e debolmente epatotossico, è controindicata in gravidanza e allattamento.

Botanica:

Piccolo arbusto sempreverde suffruticoso aromatico appartenente alla famiglia delle Lamiaceae con foglie cauline opposte, lanceolate, picciolate a margine crenato leggermente tomentose e fiori labiati, ermafroditi e zigomorfi raccolti in infiorescenze verticillate simili ad una spiga color indico. L’habitat tipico sono le rupi aride, le pietraie, i ghiaioni, le praterie rase, i prati e pascoli del piano collinare anche se attualmente è molto difficile vederle allo stato spontaneo. Il substrato preferito è calcareo con pH basico, asciutto e ben drenato poichè mal sopporta i ristagni umidi.

Modo d’uso:

Versare 2 cucchiaini di fiori per singola tazza in acqua di primo bollore. Coprire con un coperchio e lasciare riposare per 10 minuti, quindi filtrare e servire. Si può bere caldo, tiepido o freddo, al naturale o con limone e zucchero.

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