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Come curare il reflusso gastroesofageo

Come curare il reflusso gastroesofageo

Come curare il reflusso gastroesofageo? Ecco cos’è e perché è così fastidioso

Quando si parla del reflusso di stomaco, conosciuto anche come reflusso gastroesofageo, s’intende un frequente disturbo che consiste nella risalita, più o meno frequente, dell’acido dello stomaco nella parte superiore dell’esofago. Per dirla brevemente, per un corto periodo la persona percepisce una forte acidità nei pressi della gola. Le sembra che il contenuto del suo stomaco sia a un passo dal riversarsi al di fuori dalla gola. A tutto ciò si aggiungono anche altri problemi, come l’acidità, il bruciore di stomaco e il rigurgito: sono tutti quei segni che indicano la presenza di un reflusso gastroesofageo.

Al contempo, potrebbe sia trattarsi di un problema passeggero, che potrebbe scomparire nell’arco di pochissimi minuti, ma al contempo potrebbe anche trattarsi di una problematica più grave, che potrebbe ripresentarsi anche più volte nell’arco della stessa giornata. Ovviamente, tale problema potrebbe manifestarsi più frequentemente soprattutto nel periodo in cui si mangiano dei cibi particolarmente calorici, ad alto contenuto di grassi o di zuccheri, ma non è raro che si manifesti anche negli altri periodi. Per esempio, non è raro soffrire del reflusso di stomaco anche quando si sta a riposo.

Per giunta, il reflusso gastroesofageo potrebbe avere delle complicanze anche abbastanza gravi. Per esempio, potrebbe danneggiare la parte bassa della gola, rendendo difficile il passaggio del cibo oppure comportando dei notevoli problemi nella vita di tutti i giorni della persona. E se nei casi più lievi basterebbe semplicemente cambiare il proprio stile di vita e l’alimentazione: il problema dovrebbe scomparire autonomamente. Nei casi più gravi, invece, il cambio del regime alimentare non sarebbe sufficiente per risolvere il problema. Ciò che bisognerebbe fare, quindi, è integrare il regime alimentare con una terapia farmacologica.

Ciò che bisogna capire è che si tratta di un atto del tutto involontario, che avviene incoscientemente: non si è in grado di controllarlo oppure di prevederlo. Certo, considerando il fatto che si tratta di un problema abbastanza frequente, si potrebbe comunque essere in grado di capire quando questo problema si potrebbe manifestare. A differenza di quanto si pensa, a tale processo non prende parte la muscolatura addominale o quella gastrica: la risalita avviene in maniera involontaria, senza che la persona sia in grado di contrastare la risalita dell’acido dello stomaco.

D’altro canto, bisogna anche capire che il reflusso gastroesofageo è un fenomeno normale e naturale, entro alcuni limiti. Il problema, difatti, non è la manifestazione di questo fenomeno: è la sua occorrenza troppo frequente e imprevedibile a rappresentare un problema. Per esempio, è del tutto naturale che dopo un abbondante piatto di pasta ci sia una certa quantità di acido che risale nell’esofago. Non vi è alcunché d’imprevedibile in ciò, né qualcosa di anormale: si tratta di una quantità limitata che risale con una frequenza particolarmente rara. In casi patologici, invece, il reflusso gastrico si verifica non solo più frequentemente, in alcuni casi anche lontano dai pasti, ma anche in maggiore quantità. Tanto che la persona percepisce quella quantità di acido a livello della gola, come specificato prima.

Infine, bisogna capire che il reflusso dallo stomaco non rappresenta unicamente un problema fisico, ma anche psicologico, in quanto la sensazione di bruciore nella gola rappresenta un costante fastidio. Si potrebbe, per esempio, percepire questo genere di sensazioni anche durante il giorno lavorativo e in alcuni casi l’acido si potrebbe anche riversare al di fuori dalla bocca.

I sintomi del reflusso gastroesofageo: ecco come riconoscere il problema

Quando si cerca di capire se si è afflitti dal reflusso gastroesofageo oppure no, si potrebbe innanzitutto considerare la presenza di alcuni sintomi peculiari. In primo luogo parliamo della sensazione di pirosi, che diventerebbe costante e frequente se la patologia non venisse curata adeguatamente. Di cosa si parla per essere precisi? Della sensazione di brucio al livello delle basse parti della gola e della zona retrosternale. A tutto ciò si potrebbe aggiungere anche la sensazione di rigurgito, il ritorno in gola del succo dello stomaco, acido, in grado di causare un forte fastidio. A questo sintomo se ne aggiungono anche altri, principali, come la salivazione eccessiva e il dolore toracico.

A questi si aggiungono anche dei sintomi meno comuni, chiamati anche con un altro termine “atipici”. Questi comprendono tutta una serie di altri sintomi, tra cui a difficoltà di deglutizione, il vomito, il gonfiore gastrico, la presenza della nausea, il singhiozzo, ma anche la tosse cronica, la voce rauca, l’asma, le laringiti e molto altro ancora. La presenza di un fenomeno come la risalita dell’acido gastrico potrebbe, difatti, influire negativamente su tutta una serie di sistemi, causando dei minori problemi largamente diffusi nell’organismo.

Come accade per i sintomi principali, anche questi possono presentarsi in maniera continuativa nell’arco della stessa giornata, oppure manifestarsi in maniera intermittente. Per esempio, il reflusso potrebbe presentarsi subito dopo i pasti, durante l’arco della notte, al risveglio di mattina oppure anche in caso di assunzione di alcune particolari posizioni, per esempio quando ci si piega in avanti oppure in basso, oppure quando si abbassa la testa per allacciare le scarpe.

Allo stesso modo non ci si può dimenticare di un altro sintomo particolare, che viene spesso ignorato: l’odore cattivo dalla bocca. A causa del cambia del pH nel cavo orale, viene modificata la percezione dell’odore nella bocca e a percepirlo non è solo la persona stessa, bensì anche gli altri, coloro che avranno la possibilità parlare con la persona. Per tutti questi motivi occorre intervenire il prima possibile per riuscire a eliminare il problema alla radice. E per farlo non si può fare a meno di soffermarsi sulle cause.

Il reflusso dello stomaco: quali sono le cause?

In primo luogo bisogna ricordarsi del malfunzionamento di una valvola situata nel tragitto tra lo stomaco e l’esofago. Tale valvola regola il passaggio del bolo e qualora tale valvola funzionasse male, non solo il cibo, ma anche gli acidi gastrici, potrebbero semplicemente risalire causando gli altri sintomi e problemi.

A queste cause se ne aggiungono anche altre. Basti pensare all’assunzione dei farmaci, tra cui gli antidolorifici, i sedativi, gli antidepressivi e gli anestetici. Senza dimenticarsi dei farmaci gastrolesivi, come gli antinfiammatori. Tra le cause spiccano anche i movimenti peristaltici esofagei, che non sono propriamente correlati all’atto della deglutizione. Basta ricordarsi di effetti come la stimolazione faringea o la distensione gastrica. A queste si aggiungono anche le contrazioni muscolari involontarie, che sono in grado a favorire il movimento del cibo dalla bocca all’intestino oppure in senso inverso.

Tra le altre cause in grado di far scaturire il reflusso stomaco spicca anche la presenza di un’ernia nello stomaco, verso la parte toracica, oppure il rallentato svuotamento gastrico. Per esempio, se il cibo permanesse nello stomaco per troppo tempo, si avrebbe una maggiore probabilità che il cibo risalga. A queste si aggiungono anche le scorrette abitudini alimentari, stili di vita non particolarmente sedentari (per esempio, l’elevata sedentarietà), a cui si aggiunge la gravidanza, problemi di sovrappeso oppure di obesità, lo stress, l’abuso di alcol e molto altro ancora. In alcuni casi il problema potrebbe assumere dei tratti generici e quindi colpire i membri della stessa famiglia, generando la predisposizione genetica.

In fin dei conti non ci si può dimenticare anche di altri fattori particolari, tra cui lo stress, l’abuso di fumo, danni fisici e molto altro altro ancora. Il complesso di tutte queste cause potrebbe portare alla nascita della malattia da reflusso gastroesofageo che, come abbiamo già detto, è caratterizzata dall’aumentata frequenza del reflusso dello stomaco.

In tal caso ci si dovrebbe rivolgere a un medico, in modo da capire meglio come agire e cosa fare. In alternativa, si possono valutare anche vari trattamenti medici specializzati, rivolgendo le proprie attenzioni ai prodotti medici di alta qualità, come quelli che vengono venduti su erbaflor.com.

Il reflusso dello stomaco: ecco come curarlo

Prima ancora di prendere in considerazione l’idea di comprare i farmaci, si potrebbe valutare la possibilità di cambiare il proprio stile di vita. Per esempio, si potrebbe seguire un regime di alimentazione più sano e incentrato ad apportare i benefici all’organimo, così come si potrebbe smettere di abusare dell’alcol, smettere di fumare, abolire il caffè, non mangiare troppo per non mettere in difficoltà la digestione (in questo punto rientrerebbe l’idea di mangiare pasti più piccoli, ma anche più frequentemente). Un altro accorgimento che si potrebbe adottare per evitare la manifestazione del reflusso dello stomaco è non indossare abiti molto stretti, praticare le tecniche di rilassamento, dormire con la testa leggermente sollevata e così via.

Non in ultimo luogo bisogna ricordarsi anche dei farmaci. Come abbiamo già detto prima, alcuni medicinali possono influire sull’acidità dello stomaco e compromettere, seppur in maniera non irreversibile, la funzione di deglutizione.

Sui siti professionali, come erbaflor.com, si possono comprare altri rimedi, in grado di aiutare nella lotta ai problemi da reflusso dello stomaco. Basti pensare agli antiacidi, agli alginati, agli inibitori di vario tipo e così via. Per non incorrere in altri tipi di problemi bisogna comunque sapere ciò che si acquista, per quanto tempo dovrà essere svolto il trattamento, se saranno fatte assunzioni continuative oppure no e così via. Da ricordarsi, poi, che ogni prodotto medico disponibile in vendita, sia che esso abbia una natura farmacologica, sia che abbia altre caratteristiche, ha una durata di trattamento, delle proprie particolarità che bisogna valutare e tutta una serie di caratteristiche da conoscere.

Per dirla brevemente, insomma, la scelta va effettuare in maniera cosciente e mirata. Non basta comprare un rimedio qualsiasi e sperare di risolvere i propri problemi al reflusso dello stomaco: bisogna scegliere quel rimedio che influirà in maniera mirata sulla radice del problema. Se proprio non si avesse la possibilità di contattare un medico oppure un altro professionista, si potrebbe contattare anche il team di erbaflor.com, in modo da parlare con gli specialisti, chiarire quali sono i propri problemi, individuare le loro cause e quindi scegliere, insieme le migliori soluzioni.

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